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Harry Potter: la serie TV e l’impatto di JK Rowling sul progetto

Dopo mesi di indiscrezioni, sembra che la serie tv su Harry Potter si farà, ma questo implica pure il coinvolgimento dell’autrice dei libri JK Rowling nel progetto. In realtà il piano originale era di realizzare un nono film, “Harry Potter e la maledizione dell’erede”. Tuttavia, il rifiuto degli attori Daniel Radcliffe ed Emma Watson di lavorare con JK Rowling dopo le sue esternazioni sulle persone transgender, ha messo il film in standby.

Il piano iniziale prevedeva che il cast originale tornasse per La maledizione dell’erede e la Warner Bros. ha cercato di escludere la Rowling dal progetto. Tuttavia, l’autrice ha chiesto una somma altissima per farsi da parte e, di conseguenza, la casa di produzione si è vista costretta a tenersela stretta e una serie tv è diventata l’ultima occasione per tornare a raccontare la storia di Harry Potter.

Tra l’altro la Warner aveva intenzione di ambientare la serie in America o a Parigi, ma la Rowling vuole mantenere intatta la “britannicità” della storia originale, dato che “Harry Potter è una proprietà britannica e dovrebbe rimanere fedele alle sue radici”, quindi la proposta è stata rapidamente accantonata.

Secondo alcune indiscrezioni, la Rowling guadagna dai 50 ai 150 milioni di dollari all’anno per i diritti su tutto ciò che riguarda Harry Potter. Che si tratti di giochi, parchi a tema, merchandising, libri e film di Harry Potter e Animali fantastici. Tuttavia, dopo la pandemia i suoi introiti sarebbero diminuiti ed è ovvio che il suo coinvolgimento in una serie che potrebbe durare anni le permetterebbe di risanare le “perdite”.

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