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Dys4ia: Il Ritorno di un Pioniere Indie e la Riflessione di Anna Anthropy sulla Rivoluzione Videoludica

Accompagnato da una lettera profonda, dys4ia fa il suo ritorno su itch.io, portando con sé non solo una storia di gioco indipendente, ma anche il riflesso di una rivoluzione che ha segnato l’industria videoludica. Nel 2012, dys4ia ha lanciato Anna Anthropy nel ruolo di pioniera indie, contribuendo a ridefinire il panorama con una narrazione unica sulla terapia ormonale sostitutiva per le persone trans.

dys4ia

dys4ia è costituito da varie sequenze, ciascuna correlata a una specifica meccanica, seguendo il modello dei mini-giochi della serie WarioWare.

La lettera introduttiva inizia con le parole di Anthropy: “Credo di essere stata ingiusta verso questo gioco“. Questa dichiarazione apre un dialogo su come dys4ia sia stato rimosso dalle piattaforme, forse a causa dell’evoluzione di Anthropy stessa e della sua percezione del gioco. La sua storia personale, raccontata attraverso dys4ia, ha suscitato profondo interesse da parte dei giocatori, tanto da renderla involontariamente un simbolo della rivoluzione indie.

Dys4ia, composto da minigiochi che variano in base alla meccanica, è un’opera che ha un impatto significativo. Il gioco esplora la disforia di genere di Anthropy e la sua esperienza con la terapia ormonale attraverso una struttura a minigiochi, rielaborando il concetto di Tetris e sfidando le convenzioni del videogioco.

Il contesto storico è cruciale per comprendere l’importanza di dys4ia e del libro di Anthropy, “Rise of the Videogame Zinesters“, pubblicato contemporaneamente nel 2012. In quegli anni, la visibilità dei prodotti videoludici indipendenti era appena iniziata, e Anthropy si è trovata a guidare, anche se a malincuore, il movimento indie.

Lesbian Spider Queens of Mars presenta una narrazione e dinamiche di potere all’interno di un gioco notoriamente impegnativo per i giocatori in termini di difficoltà.

L’ascesa di dys4ia coincide con la nascita del termine “indie” nel contesto commerciale, spesso utilizzato impropriamente per etichettare produzioni con team più grandi e budget sostanziosi. Questo aspetto, unito alla sovraesposizione mediatica di Anthropy, ha contribuito alla sua rimozione di dys4ia dalle piattaforme.

Rise of the Videogame Zinesters sostiene l’accessibilità creativa attraverso strumenti come Game Maker e Twine, consentendo a chiunque di esprimersi attraverso il medium videoludico. Questo concetto di creazione diffusa si collega all’idea che il videogioco può essere un mezzo espressivo personale, non limitato dalle richieste commerciali delle grandi case di produzione.

I mini-giochi di dys4ia si trasformano e si sviluppano parallelamente all’esperienza di Anna Anthropy, che ha voluto rappresentare nel videogioco il suo vissuto legato all’assunzione di ormoni femminilizzanti.

Il ritorno di dys4ia è un invito a riflettere sulla rivoluzione indie degli anni ’10 e sul ruolo che Anthropy ha giocato in questo movimento. La sua lettera riflette su un passato di incertezze, ma anche sulla riscoperta e celebrazione di un lavoro che, nonostante tutto, ha ispirato molte persone a intraprendere il loro viaggio nel mondo creativo dei videogiochi.

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